Project Description
Inizia un nuovo anno alla Casa dei Gigli, che ci invita a vivere il quotidiano, a guardare ai nostri ragazzi non per ciò che possono dire o fare, ma per la loro presenza. Questa scoperta è all’origine di tutte le attività ed è l’inizio di un cambiamento. È importante per noi aiutarli a vivere e non vivacchiare, a godere di una vita piena di scoperte. Proprio come è successo alla Bottega dei Gigli, al cui racconto è dedicato questo articolo.
L’esperienza dei ragazzi e degli educatori
Tutti i ragazzi coinvolti nell’esperienza della Bottega dei Gigli sono cresciuti: per tutti è stata un’opportunità. Ciascuno ha fatto dei passi. C’è chi le prime settimane ha fatto molta fatica e ha avuto bisogno di essere introdotto gradualmente al lavoro: prima imparando a stare alla Bottega, poi confezionando i panettoni e arrivando a servire qualche persona nelle ultime settimane. Alcuni di loro, grazie all’impegno in questa attività sono diventati più indipendenti e capaci (e inizialmente non lo avremmo mai immaginato). Una mamma ci raccontava di non aver mai visto suo figlio così tranquillo e adeguato nel suo comportamento come alla Bottega. C’è chi è riuscito a lavorare in totale autonomia e a svolgere dei compiti che valorizzassero le proprie inclinazioni (per esempio arrivando a fare il conto e dare il resto quando necessario). C’è chi ha compreso il compito che aveva e il luogo in cui era svolto; una mamma ci ha raccontato che tornando a casa suo figlio le ha infatti detto: “Lavoro, Bottega, panettoni”.
Il lavoro alla Bottega e la crescita dei ragazzi è stata possibile in gran parte grazie alla presenza degli educatori che, attraverso questa attività vera e concreta, hanno potuto aiutare i ragazzi a percorrere il loro cammino, a verificare di continuo i loro passi, correggendoli, pronti a cambiare strada e strategie senza aver paura del cambiamento! Uscire dalla Casa dei Gigli, poter mettere in comune la loro esperienza, renderla patrimonio da offrire agli altri, ha portato grande soddisfazione, tanto da far loro nascere il desiderio di rendere questa attività continuativa nel corso dell’anno.
Un’opportunità di incontro
Siamo stati travolti letteralmente da un’ondata di affetto e di interesse sincero verso ciò che facciamo. Abbiamo avuto la possibilità di raccontare il nostro metodo, l’esperienza con i nostri ragazzi e condividerla con chi è venuto a trovarci. Ci hanno colpito le famiglie, che hanno portato i propri figli piccoli e grandi con il desiderio di fare conoscere loro il mondo dell’autismo e il guadagno che si ha a mettersi in gioco con i nostri ragazzi. Ci sono persone che venute una prima volta per curiosità, hanno fatto ritorno più volte in Bottega, colpiti dall’esperienza fatta. Tutti si sono coinvolti seguendo il metodo che aiuta i nostri ragazzi a comunicare, relazionandosi con loro con grande attenzione e cura. Tanti messaggi che ci sono stati lasciati alla Bottega che hanno colto il valore di questo progetto: “Grazie per la vostra cura”, “Grandi ragazzi, sono una nonna siete preziosi”, “E’ bello vedervi felici a lavorare”, “Queste sono iniziative che scaldano il cuore e che donano consapevolezza”.
L’esperienza dei volontari
Insieme ai ragazzi protagonisti di questa avventura sono stati i tanti volontari che ci hanno aiutato a coprire i turni alla Bottega e a confezionare i cesti per le aziende. Riportiamo la testimonianza di Stefano che ci ha accompagnato alla Bottega per tutto il periodo pre-natalizio e che ci ha scritto: “Ho fatto tante cose alla Bottega dei Gigli per darvi una mano: preparato degli ordini, confezionato i panettoni come i ragazzi. Sembravo un operaio alla catena di montaggio. A furia di confezionare i panettoni mi sono trovato di fronte a questa frase, impressa sulla scatola: <>. Ho capito che stavo vivendo io un’ora da protagonista. Per cui è andata benissimo e sono io a ringraziare i Gigli e chi li fa”.
Ricominciamo la nostra avventura con il desiderio che questo accada ogni giorno. Buon inizio!